
Sarebbero state le pressioni provenienti da ambienti della Figc a far tramontare l’arrivo di Fabio Paratici al Milan: questa la tesi di Ivan Zazzaroni, che in tv ha provato a dare una spiegazione all’improvviso stop imposto dal club rossonero alla trattativa con il d.s. squalificato fino al 20 luglio per il caso plusvalenze alla Juventus.
- Il Milan e l’improvviso stop a Paratici
- MIlan, per Zazzaroni la Figc premeva per il no a Paratici
- Milan, Zazzaroni e il diritto di Paratici di tornare in serie A
- Zazzaroni e il comportamento del Milan
Il Milan e l’improvviso stop a Paratici
Fino a venerdì scorso, il Milan e Fabio Paratici parevano veleggiare in maniera decisa verso l’accordo che avrebbe riportato l’ex d.s. della Juventus in serie A. La trattativa, però, è stata stoppata improvvisamente dal club rossonero, che si è poi mosso su altri candidati a cui affidare il ruolo di direttore sportivo in vista del prossimo calciomercato estivo. Sulla frenata improvvisa su Paratici, però, il Milan non ha di fatto dato spiegazioni.
MIlan, per Zazzaroni la Figc premeva per il no a Paratici
A fornire una lettura di quanto avvenuto è intervenuto Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ospite ieri sera del programma tv Pressing. Secondo il giornalista, infatti, il no del Milan sarebbe maturato in seguito alla pressione esercitata dagli ambienti federali, contrari ad un ritorno in Italia di Paratici, squalificato dalla giustizia sportiva fino al 20 luglio nell’ambito delle sentenze per il caso plusvalenze e la manovra stipendi che nella stagione 2022/23 condussero alla penalizzazione in classifica della Juventus. “Il contratto di Paratici con il Milan era pronto – ha dichiarato Zazzaroni in tv – Le pressioni ci sono state e sono arrivate anche a livello federale”.
Milan, Zazzaroni e il diritto di Paratici di tornare in serie A
Zazzaroni ha denunciato dunque l’intervento della Figc nella faccenda e preso le difese di Paratici, che, una volta scontata la condanna inflittagli dalla giustizia sportiva, a suo parere avrebbe comunque diritto a riprendere il suo lavoro in un club di serie A. “Paratici non deve rientrare in Italia, vorrei capire per quale ragione – ha attaccato il direttore del Corsport – al di là del fatto che ha commesso degli errori, sicuramente è stato punito e la squalifica si esaurisce il 20 luglio. Se uno che è stato squalificato, una volta che è finita la squalifica, non può più lavorare in Italia basta dirlo”.
Zazzaroni e il comportamento del Milan
Con questa rivelazione, Zazzaroni ha voluto spiegare il perché il Milan, che ovviamente già conosceva la situazione di Paratici con la giustizia sportiva al momento del via delle trattative, abbia improvvisamente cambiato idea. “C’è stato qualcosa di più di qualche telefonata per fare pressione – ha aggiunto il giornalista – Paratici non può partecipare alla vita della società, ma il consulente lo può fare. E poi sono mesi che trattano. Non credo che il Milan sia una società di sprovveduti, spero di no per loro”.