
Solo un anno di Purgatorio in Serie B e il Sassuolo è tornato di filato nella massima serie. Una superiorità netta rispetto a tutte le avversarie che hanno dovuto cedere il passo ai neroverdi di Grosso. Si sapeva dall’inizio che fosse la squadra più forte ed attrezzata e infatti, dopo qualche piccola incertezza in avvio, il Sassuolo è partito come un rullo compressore e ha piastrellato tutti. Una superiorità piuttosto netta al punto da ottenere la promozione con 5 giornate di anticipo. Chi sperava di esserselo tolto di torno, deve fare pace con se stesso.
Riecco quindi in massima serie una squadra che si è ritagliata ormai un posto fisso nel calcio che conta, che ha la capacità di trasformare in oro giocatori semisconosciuti e di praticare di solito un buon calcio, che tiene i conti in ordine, che ogni anno cambia giocatori e tutti quelli che inserisce in organico si rigenerano e diventano oggetti dei desideri milionari dei top club italiani. Sotto tantissimi punti di vista una vera società modello e un esempio virtuoso di calcio sostenibile, un’isola felice nel panorama sempre più disastrato del calcio italiano.
Eppure non tutti la pensano così. Leggendo nei commenti social è palese l’ostilità da parte delle tifoserie di altre squadre. Squadre più identitarie ma molto più disgraziate, con presidenti squattrinati, dirigenti maneggioni che sbagliano sempre il mercato, calciatori demotivati che pensano ai fatti propri e non si impegnano e tifoserie fin troppo organizzate che hanno come obiettivo inscenare coreografie offensive e assumere atteggiamenti minacciosi. Al Sassuolo viene imputato il peccato originario di essere espressione di una piccola cittadina, di non avere una storia o un palmares, di non avere tifo e nemmeno uno stadio, di essere una sorta di “squadra artificiale”, senza anima, solo legata alla munificenza di una famiglia di mecenati e all’abilità dirigenziale di un manager. I commenti social anti-Sassuolo sono trasversali: se ne trovano di tifosi delle milanesi, degli juventini, delle altre squadre emiliane o delle squadre del Sud.
I social sono un termometro degli umori del tifo, ma per noi sempre meglio chiedere direttamente al pubblico: cosa ne pensate del ritorno del Sassuolo in Serie A, vi fa piacere o vi fa rosicare?
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